«Questo è un ospedale sicuro» con un reparto «che ha altissime potenzialità dove lavorano professionisti veramente straordinaria, umani e preparati». Cosi la dottoressa Giulia Cerenzia, direttore dell’unità operativa di Ginecologia e Ostetricia dello Spoke di Castrovillari presenta alle donne in gravidanza accorse numero alla iniziativa in occasione della Giornata Internazionale delle Ostetriche i servizi e le funzioni del reparto che dirige dal dicembre dello scorso anno. «Lavoriamo ogni giorno per rendere i servizi possibili per tutti» – afferma – mentre il personale del reparto accoglie con garbo e gentilezza le donne con il pancione che si preparano a vivere in corsia le fasi finali della loro gravidanza.
«Qui riusciamo a gestire una buona percentuale di patologie» aggiunge parlando della «sicurezza» dell’ospedale e illustrando i servizi che con il suo team di infermieri, medici, ostetriche e operatori socio sanitari riesce a garantire con standard di prestazioni altissime. Nella giornata in cui ci si preparava all’open day ben tre parti hanno impegnato il personale che nonostante le fatiche di un turno altamente stressante dal punto di vista operativo si è presentato con il sorriso all’apertura delle porte per la Giornata internazionale delle Ostetriche.
«Il concetto di maternità sta cambiando – afferma il direttore Cerenzia – le donne sono più consapevoli rispetto a qualche anno fa e laddove si conoscono le cose che una donna va ad affrontare si stempera la paura e si ha maggiore fiducia nei confronti delle ostetriche. Certo è cambiato il target delle pazienti rispetto a vent’anni fa». Si partorisce in età sempre più avanzata e soprattutto si è ampliata la platea multietnica delle donne in gravidanza che si presentano in reparto.
La figura dell’ostetriche è forse poco conosciuta, mentre in altri paesi come Inghilterra e Francia, questa figura professionale prescrive terapie, segue direttamente le gravidanze. Ma anche qui in Italia in concetto e la funzione delle ostetriche sta cambiando e a Castrovillari iniziano ad essere responsabili dell’ambulatorio gravidanza a basso rischio accompagnando le donne nelle fasi che accompagnano al parto.
L’occasione è utile per riflettere sulla crisi della natalità che interessa l’Italia e anche la nostra regione. «Facciamo meno figli d’Europa» – aggiunge – anche se come ospedale ancora «ci stiamo mantenendo con numeri di potenzialità rispetto ad altri ospedali della regione». La prova è la giornata odierna con tre nuovi vagiti a celebrare la vita e rimarcare la sicurezza e lo standard di alta qualità di un reparto dalle «grandi potenzialità».
Alla giornata hanno preso parte anche la dottoressa Filomena Stamati, che ha assunto le funzioni di primario della Pediatria in attesa del nuovo concorso dopo la quiescenza del dottor Riccardo Scudo, e la presidente della Commissione pari opportunità della Regione Calabria, Anna De Gaio.