Il Foro di Castrovillari sarà rappresentato, per la prima volta, al 17° Campionato Forense Italiano di Calcio a 5, che si svolgerà a Milano da domani e fino al 30 marzo 2025 presso il centro sportivo Tennis Calcetto Barona. La compagine forense, formata dagli Avvocati Gianfranco Carnevale, Gabriele Marchianò, Antonio Andreoli, Bruno Ruscio, Gianfranco Lefosse (anche in veste di allenatore-giocatore) e Leonardo Graziadio, prenderà parte alla manifestazione con spirito sportivo, senso di responsabilità e profondo attaccamento ai valori dell’Avvocatura. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Castrovillari ha accolto con favore e convinta adesione l’iniziativa, ritenendola espressione concreta dei principi di coesione, partecipazione e valorizzazione del Foro.
A tal fine, il Consiglio – nelle persone della Presidente Nicoletta Bauleo, del Vicepresidente Domenico Laghi, del Segretario Angela Bellusci e dei Consiglieri Alessandro Rosa e Rosina Vennari – ha voluto rivolgere un augurio ufficiale ai colleghi partecipanti, esprimendo il proprio apprezzamento per l’impegno e la disponibilità mostrati.
Nel proprio intervento, la Presidente Bauleo ha sottolineato: «Lo sport rappresenta un linguaggio universale in grado di rafforzare lo spirito di gruppo e di promuovere, anche in ambito forense, valori fondamentali quali lealtà, collaborazione e appartenenza. Siamo orgogliosi di questa prima partecipazione del nostro Foro, certi che i colleghi sapranno distinguersi per correttezza, determinazione e rispetto delle regole, nel pieno spirito della manifestazione.»
Il torneo, organizzato dall’Unione Sportiva Forense Italiana (U.S.F.I.) con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Milano, riunirà numerosi professionisti da tutta Italia, offrendo un’importante occasione di confronto, socialità e condivisione fra gli appartenenti alla categoria. Con questa partecipazione, il Foro di Castrovillari conferma il proprio impegno a promuovere, anche attraverso lo sport, i valori dell’Avvocatura, rafforzando i legami all’interno della comunità professionale e testimoniando la vitalità e l’unità del proprio corpo forense.
