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NDRANGHETA

Cassano all’Jonio: tre arresti per porto, detenzione e vendita di armi

L'operazione condotta dai carabinieri della compagnia di Cassano all'Jonio è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro

I Carabinieri della Compagnia di Cassano all’Ionio hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Catanzaro su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di tre soggetti (uno in carcere, due agli arresti domiciliari) ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di porto, detenzione, vendita e cessione di armi.

Le indagini hanno consentito di cristallizzare, in termini di gravità indiziaria, una serie di condotte contemplanti l’illecita detenzione di armi da parte degli indagati e la conduzione di una trattativa avente ad oggetto lo scambio di una pistola cal. 6,35 con una cal. 7,65 bifilare, poi effettivamente concretizzatosi.

A carico di Archetino Pesce, 53 anni, sottoposto alla custodia in carcere, il GIP catanzarese ha riconosciuto l’aggravante mafiosa, trattandosi di personaggio che, già gravato da un precedente definitivo per il delitto di cui all’art. 416-bis c.p., è apparso quale trasversale a disposizione delle due consorterie operanti nell’area cassanese, ovvero le famiglie Forastefano ed Abbruzzese e, dunque, un punto di riferimento a cui rivolgersi per il rifornimento di armi. Ai domiciliari sono invece finiti Antonio Genisi (56 anni) e Gaetano Genisi (26 anni). Il procedimento per tutte le ipotesi di reato, attualmente, pende nella fase di indagini preliminari.

 

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