Castrovillari regina del festival del costume tradizionale calabrese. E’ questo l’esito della terza edizione della manifestazione, tenutasi ieri sera a San Giovanni in Fiore, lungo l’isola pedonale, durante la Settimana del turismo delle radici che coincide con le celebrazioni in onore di San Giovanni Battista, patrono della città florense. Il Festival è stato organizzato dal Comune di San Giovanni in Fiore con il patrocinio di Regione Calabria, Provincia di Cosenza, ministero degli Esteri, Parco nazionale della Sila e Federazione italiana tradizioni popolari.
La città del Pollino si è aggiudicata, dunque, il primo premio, Regina del costume tradizionale calabrese, mentre il Premio storicità è stato assegnato a Caraffa di Catanzaro, il Premio creatività ad Acri ed, infine, il Premio materiali a Tiriolo.
Una menzione speciale della giuria è stata conferita, invece, al Comune di Rizziconi. I premi, inclusa la corona d’oro destinata alla vincitrice, sono stati realizzati dai maestri orafi Spadafora, famosi nel mondo. Va detto che la corona, come da regolamento, è rimasta per un anno al Comune vincitore della scorsa edizione, Cerzeto, e ora sarà custodita dal Comune di Castrovillari fino al prossimo Festival. I Comuni partecipanti sono stati valutati da una giuria di qualità, composta da Marcello Perrone, presidente per la Calabria della Federazione italiana tradizioni popolari, Giancarlo Spadafora, maestro orafo, Vittoria De Luca, storico dell’arte e Domenico Caruso, maestro di tessitura. La supervisione dei lavori è stata, invece, affidata ad Anton Giulio Grande, Presidente della Fondazione Calabria Film Commission, stilista e promotore delle eccellenze calabresi nel mondo. Alla manifestazione hanno preso parte anche Daniele Soro, per il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, e Liborio Bloise, Commissario straordinario del Parco nazionale della Sila, oltre a numerose autorità civili e militari.
«È stata una serata meravigliosa -ha dichiarato il sindaco di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro -per le emozioni e la partecipazione. San Giovanni in Fiore si è confermata capitale del costume tradizionale. I costumi storici femminili raccontano chi siamo, da dove veniamo e quanta bellezza sia custodita nei gesti e nei saperi tramandati nel tempo”. “Abbiamo accolto – ha aggiunto- quattordici Comuni da tutte le cinque Province della Calabria. Ciascuno ha portato con sé un patrimonio unico fatto di tessuti, gioielli, storie familiari e tradizioni presenti. È questo il senso del Festival: unire le comunità intorno a ciò che ci definisce, valorizzando ciò che rischia di andare perduto”. “La nostra Amministrazione – ha detto il primo cittadino- sta investendo con convinzione sul turismo delle radici. Vogliamo che i figli e i nipoti dei nostri emigrati ritrovino un legame la terra d’origine. È anche un modo per destagionalizzare l’offerta turistica e costruire nuove opportunità”. “San Giovanni in Fiore si conferma un luogo che crede nella cultura come strumento di crescita e riconoscimento. Ringrazio tutte le comunità che hanno partecipato e reso speciale questa edizione. Qui – ha concluso la Succurro – le tradizioni sono segni vivi che parlano ancora alle nuove generazioni”.