Ogni cantiere di lavori che interessa un tratto urbano porta con se disagi, scompensi, malumori, visioni diverse. Sta accadendo da tempo anche la riqualificazione urbanistica che trasformerà il volto del centralissimo Corso Garibaldi. Da tempo tutta la parte sud della arteria cittadina che conduce da piazza municipio fino al cuore del centro storico è interdetta al traffico veicolare e in buona parte anche pedonale.
La realizzazione della nuova piazza urbana nella parte meridionale della città ha però – oltre ai disagi classici della lavorazione in corso – prodotto anche uno scompenso economico e sociale per le attività commerciali che insistono in quel tratto di strada interessato dal rifacimento della pavimentazione e delle altre opere in via di realizzazione. «Scaffali deserti, impasti e pesce buttati, marciapiedi da film western: sembra di rivivere il periodo della pandemia» scrivono Emi’s bakery, Euromarket, Twins, Strapizzami, La Sirena, Invernizio, bar Sposato che da un pò di tempo «non se la passano bene» e preoccupate per il proprio futuro, anche se «felici che Corso Garibaldi Sud sia attenzionato da lavori importanti», non nascondono il momento di crisi che è testimoniato «dall’abbassamento degli incassi con cui si arranca ad arrivare a fine mese, per coprire spese fisse che no, non calano, quelle ci sono sempre».
Ma per far fronte ad affitti, bollette di luce, acqua, gas, TARI e stipendi del personale lanciano un appello alla città, dalle istituzioni ai singoli cittadini, fino ad arrivare alle altre attività commerciali e le associazioni di ogni tipo e quelle del terzo settore. La richiesta è semplice e diretta «fare squadra con noi e supportarci attraverso le proprie competenze nel creare iniziative che possano fare tornare a vivere la parte Sud di Corso Garibaldi e con lei le nostre attività commerciali».
Poi all’amministrazione la richiesta di voler “resistere” e concedere per il periodo dei lavori una “tregua” che consenta di abbassare le bollette di competenza comunale e «permetterci cosi di respirare», ma anche «di apporre un disco orario davanti Palazzo Cappelli che permetta di parcheggiare gratuitamente per soste brevi di mezz’ora affinché la cittadinanza possa accedere più agevolmente alle attività commerciali e agli uffici comunali».
«Non vogliamo e non possiamo chiudere per i motivi sopra elencati e siamo disposte ad ingegnarci per stare a galla».