C’era anche Vincenzo Fullone, l’attivista umanitario originario di Crosia, a bordo della “Conscience” la nave ammiraglia della flottiglia, che è stata fermata nella notte dall’esercito israeliano, insieme a tutti i passeggeri della Freedom Flotilla, la missione internazionale che stava navigando verso Gaza per consegnare dispositivi medici, personale sanitario e aiuti umanitari, destinati alla popolazione palestinese. Stando alle prime informazioni diffuse dagli organizzatori, le imbarcazioni sarebbero state intercettate e sequestrate illegalmente nelle acque internazionali, con tutti i passeggeri condotti con la forza in Israele.
Diverse organizzazioni internazionali hanno già chiesto chiarimenti al governo israeliano. A Corigliano-Rossano, il collettivo “Schierarsi” ha lanciato un appello pubblico per la liberazione immediata di Fullone e di tutti gli attivisti detenuti. «Chiediamo con forza – si legge in una nota – a tutte le istituzioni comunali, regionali e nazionali di attivarsi immediatamente affinché il nostro conterraneo e tutti gli attivisti della Freedom Flotilla siano liberati. Qualsiasi silenzio o omissione equivale a complicità».
Il gruppo ha invitato inoltre i cittadini a diffondere la notizia ed a fare pressione mediatica, alfine di tenere alta l’attenzione sul destino dei passeggeri della flottiglia. Va detto che l’appello, partito da Corigliano-Rossano, si sta diffondendo rapidamente anche in altre città calabresi, dove diverse associazioni pacifiste stanno organizzando sit-in e presidi di solidarietà.