Tanti cittadini in piazza per partecipare e sottoscrivere l’adesione al Comitato che si contrappone alla proposta di legge regionale del Consigliere Laghi che «vincolerebbe e bloccherebbe lo sviluppo dell’area della Petrosa, del Piano di Insediamento Produttivo (P.I.P), degli sport rumorosi, soprattutto, mortificherebbe i cittadini residenti intrappolandoli dentro vincoli e limiti di legge assurdi». Così il comitato cittadino che non vuole la riserva naturale a nord della città di Castrovillari ha commentato il partecipato gazebo di informazione tenuto domenica in piazza Municipio.
«Una mobilitazione cittadina che segna davvero l’inizio di una nuova primavera, di una città che si ribella ad un metodo non partecipativo, ad una decisione calata dall’alto ed imposta sulla testa dei cittadini da chi usa le leve del potere di politico regionale a proprio gusto. Come farebbe un patrigno del territorio e non proprio un padre nobile eletto dal territorio, senza scontare nessun confronto con i cittadini. Ed i cittadini hanno risposto e continuano a rispondere, mettendoci la faccia in piazza, in una assolata mattina di fine aprile, alla luce del sole, sottoscrivendo in centinaia l’adesione al Comitato contro la riserva a Castrovillari. Quasi a dire, metaforicamente: “Adesso Basta!”».
«Se qualcuno (magari minoranza della minoranza) vuole imporre su questo territorio una Riserva, lo faccia pure, ma sappia di farlo contro il volere di centinaia e centinaia di cittadini costituiti in Comitato a difesa della città» hanno aggiunto dal fronte del No. «Centinaia di cittadini che non hanno più nessuna paura del potere gretto ed arrogante e che scende in piazza con idee e proposte per chiedere alla Politica confronto ed ascolto. Ma la Politica vera, non quella dell’orticello e degli amici di cordata ambientalista. E allora, avanti Castrovillari, c’è una nuova lotta a difesa della città, fatta di semplici cittadini in carne e ossa e di tanta, tanta partecipazione». Il prossimo appuntamento è già programmato per sabato 3 maggio per «continuare a difendere il territorio dai fanatismi».