Ha un ospite d’onore la ventesima edizione della tradizionale e storica “Festa della bandiera”, che ricorda la battaglia di Petrafocu del 1906 contro i Saraceni: il tartufo. Morano Calabro non finisce di sorprendere, con il suo delizioso centro storico, il Parco della lavanda, che richiama centinaia di turisti, e altre preziosità, come il polittico di Bartolomeo Vivarini custodito nella Collegiata di Santa Maria Maddalena. In questo mese di maggio 2025 celebra il fungo ipogeo, di cui il massiccio del Pollino è ricco, con un brand appena nato: “Tartufaria”, una kermesse che si svolgerà da giovedì 22 a domenica 25 maggio.
Sarà un week end immersivo per la divulgazione e la degustazione del tartufo nero di Calabria. Alle 18 del 22 maggio, in Larghetto Vigna della Signora, si discuterà, nel corso di un convegno, delle caratteristiche e delle opportunità del tartufo. Dal bianchetto invernale, che si raccoglie rigorosamente da gennaio ad aprile, allo scorzone nero estivo. Sulla “diversità dei tartufi nel Parco nazionale del Pollino”, relazionerà la professoressa Simonetta Fascetti, esperta di botanica e docente dell’Università della Basilicata. Enrico Pirro racconterà l’affascinante storia, tra tradizione e innovazione, dell’azienda di cui è Ceo, con sede a Rende e un segmento produttivo ad Alba, in Piemonte. Il pastificio cosentino ha fatto del trattamento del prelibato tubero di terra il suo core business. La pasta al tartufo Pirro oggi è un prodotto di alta gastronomia.
E’ previsto l’intervento, nel corso del dibattito, dell’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, con un contributo dal titolo: “Prospettive di sviluppo”. Il convegno si aprirà con i saluti del sindaco di uno dei borghi più belli d’Italia, Mario Donadio, e del commissario del Parco del Pollino Luigi Lirangi. Presente anche il tenente colonnello dei Carabinieri forestali Cristina Potenza.
La normativa sulla ricerca, la raccolta, il commercio e la coltivazione del tartufo, di appannaggio regionale, è sempre più attenta e restrittiva. Le guardie forestali, veri angeli custodi del Pollino, sono chiamati in causa sempre di più nel controllo dell’applicazione delle norme e del rispetto dell’ecosistema. E poi ci sono i tartufai, che battono il territorio, con il tesserino in tasca e i cani specializzati e addestrati sempre a seguito. A testimoniare la “vita da tartufaio” sarà il presidente di Assotartufi Giuseppe Paone. L’organizzatore e ideatore di “Tartufaria”, è Luciano Mastrascusa, creativo e comunicatore, che coordinerà i lavori del convegno. Mastrascusa ha pensato di dedicare uno spazio della kermesse alla mostra di un decano della micologia, Antonio Contin. Le opere fotografiche di Contin, che ritraggono le più svariate e incredibili tipologie di funghi su fondo nero, saranno esposte durante i quattro giorni di festa.
Gli chef Lina Mazzotta e Carmelo Gallicchio prepareranno i piatti a base di tartufo della degustazione. Dai primi, ai secondi a una creazione nata ad hoc per Tratufaria, il panino prêt à manger, con la sua bag e il suo profumo di oro nero di Calabria.