Si avvia verso la conclusione il processo per la tragedia del Raganello. La procura di Castrovillari, nel corso della requisitoria dopo una lunga istruttoria dibattimentale, durante la quale sono stati ascoltati testimoni, tecnici e operatori del soccorso, ha chiesto attraverso il pubblico ministero Veronica Rizzano la condanna a otto anni di carcere per Alessandro Tocci, sindaco di Civita. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo plurimo. In Cassazione erano cadute le altre contestazioni. Sempre nei confronti del sindaco del comune arbereshe è stato chiesto un anno di reclusione per omissione di atti d’ufficio.
L’accusa ha anche chiesto la condanna dell’ex sindaco di Cerchiara di Calabria, Antonio Carlomagno, ad 8 mesi di reclusione mentre ha avanzato l’ipotesi di condanna ad un anno per l’ex sindaco di Francavilla Marittima, Franco Bettarini e Antonio Cersosismo sindaco in carica del Comune di San Lorenzo Bellizzi tutti per omissione di atti d’ufficio. Un’altra richiesta di condanna, otto anni, riguarda Giovanni Vangieri, legale rappresentante della “Sybaris nature”, società che organizzava le escursioni nelle gole del Raganello, mentre per Marco Massaro, della “Sybaris Tour”, società che gestiva il trasporto degli escursionisti, é stata chiesta l’assoluzione.
Il 19 agosto del 2018 a Civita, a causa di un’inondazione, persero la vita 10 persone. Una tragedia avvenuta a distanza di una settimana dalla tragedia del Ponte Morandi di Genova. Secondo la ricostruzione dell’accusa, il primo cittadino avrebbe avuto un ruolo di garanzia nella gestione della sicurezza del territorio e dell’accesso al canyon, un’area naturale soggetta a rischio idrogeologico elevato. Le gole del Raganello, dopo quanto é accaduto, sono state sequestrate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari e sono tuttora chiuse al pubblico.
La difesa del sindaco Tocci ha sempre sostenuto la sua estraneità ai fatti, ribadendo che l’evento fu “imprevedibile e inevitabile” a causa delle eccezionali condizioni meteo. All’inizio dell’udienza di oggi presso il Tribunale di Castrovillari il sindaco di Civita ha reso dichiarazioni spontanee dichiarando anche la solitudine vissuta in questi anni e il profondo dolore che lo accompagna da quel 20 agosto di sette anni. «Confido – ha sottolineato – nella giustizia e nell’accertamento della verità dopo tanti anni di buio nella mia vita segnati da una profonda sofferenza da me vissuta nel privato e nel contesto familiare. Nei momenti di silenzio, di solitudine la mia mente va sempre a quel 20 agosto, rivedo gli sviluppi di quel giorno e ho sete di verità anch’io, fiducioso nella giustizia e nell’operato di voi giudici. Da quel giorno mi sono sentito abbandonato, le istituzioni sono scomparse. Quel giorno ha segnato la mia vita che è cambiata tristemente». Ora la palla nel dibattimento passerà alla difesa. Ci vorrà il 19 dicembre per ascoltare i legali del sindaco Tocci controbattere alle tesi di accusa della Procura in favore del loro assistito.