Grande attesa per conoscere gli ospiti del i-Fest International Film Festival, l’evento cinematografico che come accade dal 2020 animerà il Castello Aragonese di Castrovillari e che per questa edizione si prepara ad accogliere i suoi ospiti con 11 giorni di grande cinema e magia dal 4 al 14 settembre. Ed a proposito di ospiti ecco i primi grandi nomi che saranno presenti nella città del Pollino.
Giovedì 11 settembre al Castello Aragonese saliranno sul palco, la straordinaria Lina Sastri, che presenterà in anteprima il suo emozionante film “La Casa Di Ninetta” che sarà proiettato in città il 9 settembre. L’attrice ha regalato, sia al cinema che in teatro, interpretazioni travolgenti e viscerali. Con una sensibilità artistica fuori dagli schemi, dopo gli inizi a teatro diretta da maestri come Eduardo De Filippo, ha esordito sul grande schermo nel 1977 con 𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑓𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑓𝑒𝑟𝑟𝑜 di Pasquale Squitieri. Da lì, una serie di ruoli memorabili, tra cui quello della dolente e fiera Maria in 𝑀𝑖 𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑃𝑖𝑐𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑁𝑎𝑛𝑛𝑖 𝐿𝑜𝑦 (1983), che le è valso il primo dei 𝐭𝐫𝐞 𝐃𝐚𝐯𝐢𝐝 𝐝𝐢 𝐃𝐨𝐧𝐚𝐭𝐞𝐥𝐥𝐨 della sua carriera
La spumeggiante Lunetta Savino, amatissima attrice di cinema e tv protagonista dell’ultimo acclamato film di Ferzan Ozpetek “Diamant”, e di numerose serie tv tra cui i successi Lolita Lobosco ed Un Medico In Famiglia, al fianco di Lino Banfi. Ed ancora Stefano Sardo, regista e sceneggiatore italiano che presenta il film con Riccardo Scamarcio, Muori di lei. Autore premiato con il David di Donatello, ha scritto pagine fondamentali della serialità italiana tra cui le serie 1992, 1993, 1994, I Leoni Di Sicilia e L’arte Della Gioia. Altri ospiti internazionali verranno ufficializzati nei prossimi giorni.

L’evento diretto artisticamente da Giuseppe Panebianco è il Festival delle “5 i”, peculiarità assoluta che restituisce al Festival uno spiccato carattere di unicità ed originalità nell’intero panorama nazionale ed internazionale. Le 5 i sono: International – Innovation – Instruction – Information – Inspiration e rappresentano i pilastri intorno ai quali sono ideate, progettate ed organizzate le attività e che definiscono in modo preciso e specifico gli obiettivi.
Tante le istituzioni straniere (record assoluto nel 2025 di partecipazione con 18 Ambasciate ed Istituti di Cultura) che partecipano all’evento che ha importanti e rappresentativi media partner come MyMovies, LongTake, , Cinematographe. Nel 2025 i-Fest International Film Festival® è stato selezionato (10 Festival in tutta Italia) da EUROPA CREATIVA per la partecipazione al Media Talents on Tour, dedicato ai Festival con maggior rilevanza e portata programmatica internazionale.
Numeri importanti per l’evento: i concorsi Internazionali sono 8. Complessivamente le opere in selezione ufficiale dei contest sono 146. Oltre 65 sono i Paesi rappresentati. Circa 150 le case di produzione e distribuzione coinvolte. 16 le opere internazionali in anteprima.
In selezione short ci sono 5 candidati oscar compreso il vincitore, la Palma D’oro 25, il David Donatello 25, Il Goya 25 e numerose opere di venezia e cannes.
Tutte le 146 opere in Selezione Ufficiale vengono proiettate in lingua originale con sottotitoli Ita/Eng. La grande visibilità del concorso, il prestigio dei partner che lo sostengono, la grande diffusione e circolazione all’interno degli ambienti artistici nazionali ed internazionali insieme alla riconosciuta qualità della Giuria Tecnica, hanno prodotto nel 2025 una partecipazione di oltre 2500 opere da oltre 70 Paesi con una percentuale di opere internazionali superiore al 70%.
Le numerose rassegne fuori concorso, ben 12 in questa edizione 2025 (Eye on Venice, MondoDoc, Green Screening, EUmotion, Focus Spagna, Orient Express, Focus Corea, Cultural Bridge, Area Calabria, Planet on Screen, Retrospettive, Proiezioni Speciali
Il manifesto di questa edizione è tratto dal capolavoro di Antonio Pietrangeli 𝐼𝑜 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑣𝑜 𝑏𝑒𝑛𝑒 (1965), a sessant’anni dalla sua uscita, la protagonista 𝗦𝘁𝗲𝗳𝗮𝗻𝗶𝗮 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗲𝗹𝗹𝗶 riemerge con la grazia e la malinconia di un’icona senza tempo, rivestita di un’aura pop che la trasforma, ancora una volta, in emblema di un cinema che attraversa epoche e confini.