Sono state acquistate dall’Asp di Cosenza 68 nuove apparecchiature medicali che andranno a potenziare le attrezzature diagnostiche degli ospedali della rete territoriale. Alcuni di questi sono già operativi, alta in fase di installazione, altre ancora in collaudo. Un grande investimento reso possibile grazie ai fondi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza e che coinvolgerà il Presidio Ospedaliero di Cariati (3 apparecchiature), la Casa della Salute di San Marco Argentano (3 apparecchiature), il Presidio Ospedaliero di Praia a Mare (3 apparecchiature), il Presidio Ospedaliero di San Giovanni in Fiore (4 apparecchiature), il Poliambulatorio di Amantea (4 apparecchiature), il Poliambulatorio di Cassano allo Jonio (2 apparecchiature), il Poliambulatorio di Cosenza (2 apparecchiature), il Poliambulatorio di Rende (5 apparecchiature), il Presidio Ospedaliero di Acri (3 apparecchiature), il Presidio Ospedaliero di Castrovillari (10 apparecchiature), il Presidio Ospedaliero di Cetraro (4 apparecchiature), il Presidio Ospedaliero di Corigliano (5 apparecchiature), il Presidio Ospedaliero di Paola (8 apparecchiature), il Presidio Ospedaliero di Trebisacce (4 apparecchiature), il presidio ospedaliero di Rossano (9 apparecchiature).
Un potenziamento di attrezzature diagnostiche che «testimonia una capacità di visione e di azione che va doverosamente sottolineata» ha affermato Giuseppe Graziano, consigliere regionale e presidente di Azione Calabria, commentando l’acquisto delle nuove apparecchiature. L’elenco delle strumentazioni acquisite che spazia dalle ecografie di ultima generazione alle risonanze magnetiche, dalle TAC ai mammografi digitali con tomosintesi, evidenzia una «strategia mirata a rafforzare in maniera significativa sia la sanità territoriale che i presidi ospedalieri esistenti nell’intera provincia di Cosenza». Il presidente di Azione Calabria sottolinea, poi, come questo risultato sia «frutto di una sinergia virtuosa tra diversi livelli istituzionali. È evidente – precisa – che la capacità di intercettare e utilizzare al meglio i fondi straordinari del PNRR, unita a una governance regionale attenta e presente come quella rappresentata dal commissario ad acta alla Sanità in Calabria, Roberto Occhiuto, e alla capillare azione sui territori delle Aziende Sanitarie provinciali, stia finalmente portando a risultati concreti e tangibili. Ciò che fino a poco tempo fa appariva inimmaginabile, oggi, grazie a questo sforzo congiunto, sta diventando realtà».
«Il potenziamento infrastrutturale, unito alla necessità di rivedere il tetto di spesa per gli specialisti ambulatoriali, rappresenta la via maestra per abbattere le liste d’attesa e garantire ai cittadini calabresi un accesso più rapido ed efficiente a prestazioni sanitarie di qualità. Tutto questo – sottolinea Graziano – con un monito importante: la politica degli annunci, delle promesse, delle passerelle e delle critiche a tutti i costi resti fuori dalla Sanità, perché non c’è cosa più miserabile di far leva su disagi, bisogni e problemi della gente. L’attuazione del PNRR nel settore sanitario è un’opportunità storica per modernizzare e rendere più efficiente il nostro sistema sanitario regionale, facciamolo funzionare, a testa bassa, come sta facendo Occhiuto».