Prevenzione, riutilizzo, recupero e smaltimento. E’il ciclo dei rifiuti che interessa la collettività e che oggi è stato al centro di un interessante incontro con gli studenti del Liceo Scientifico, appuntamento inserito nel programma del Festival della Legalità che si avvia ormai alla conclusione. Ad analizzare il fenomeno dei rifiuti a 360° gradi sono stati il Ten.Colonnello Adolfo Mirabelli, responsabile del Nucleo Investigativo Ambientale dei Carabinieri Forestale di Cosenza e l’Assessore all’Ambiente del Comune di Castrovillari Pasquale Pace. A fare gli onori di casa il dirigente Scolastico Bruno Barreca e la docente Rossana Ferrari, curatrice dell’iniziativa, che hanno ringraziato gli ospiti per la loro presenza evidenziando l’importanza di discutere di un argomento di grande attualità ad una attenta platea di ragazzi. Il ciclo dei rifiuti e le conseguenze penali e amministrative per chi non rispetta le norme, sono stati alcuni degli argomenti affrontati dall’ufficiale dell’Arma Forestale che ha posto all’attenzione degli studenti il danno ambientale che può generare un illecito smaltimento dei rifiuti contrapposto invece all’importanza del recupero di alcuni essi che diventano una risorsa utilissima per la vita quotidiana. I problemi ambientali, con i quali quotidianamente i Carabinieri Forestale combattano in Provincia di Cosenza, diventano problemi sociali che possono essere combattuti o arginati grazie ad una coscienza civile che deve partire proprio dall’ambiente scolastico, un ambiente che forma quelle che devono essere le sentinelle ambientali su cui poter contare. E’ ai giovani che è affidato il futuro della nostra società, una società consumistica che necessita di puntare sempre di più al riutilizzo e recupero del rifiuto. Lo ha puntualizzato nel suo intervento l’Assessore Pasquale Pace che ha lamentato la mancanza di moderni impianti pubblici in Calabria e l’importanza che un Ecodistretto potrebbe avere sul territorio . Spesso il problema è di matrice culturale e non di matrice tecnologica o economica. Basti pensare agli impianti di Copenaghen (evidenziato dall’ufficiale dell’Arma) e quello di Trento (illustrato dall’assessore) esempi importanti di una gestione virtuosa del rifiuto che ne valorizza le materie in esso contenute.