L’”Albero di Falcone” è stato protagonista in una delle giornate del festival della legalità che nella scorsa settimana ha animato la città di Castrovillari. L’iniziativa è il simbolo dell’impegno verso lo Stato e la lotta alle mafie che da anni vede i Carabinieri Forestale distribuire la pianta nelle scuole e in altri luoghi simbolo. In particolare il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità ha da tempo le procedure per la duplicazione e distribuzione della pianta, fulcro di un brillante progetto di educazione alla legalità ambientale, il Progetto Nazionale “Un albero per il futuro”, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica. Si tratta delle gemme del famoso Ficus macrophillacolumnarismagnoleides che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia, infatti, che sono state prelevate grazie alla collaborazione fra Carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano.
Due di queste piante sono state messe a dimora a Castrovillari la scorsa settimana e donate dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Cosenza guidato dal Colonnello Francesco Alberti. Una pianta è stata messa a dimora presso il Liceo Scientifico di Castrovillari durante una suggestiva manifestazione coordinata dalla dirigente Elisabetta Cataldi alla presenza dell’Assessore all’Ambiente Pasquale Pace e del Capitano Michelangelo Iocolo Comandante la Compagnia dei Carabinieri locale. Una seconda pianta è invece stata donata e piantata nella casa circondariale “Rosetta Sisca” in occasione dell’inaugurazione della targa posta nel piazzale dell’Istituto Penitenziario di Castrovillari in ricordo di Falcone e Borsellino. Una manifestazione dal grande significato simbolico come evidenziato dal Direttore Giuseppe Carrà che ha visto la partecipazione di Monsignor Francesco Savino, Vescovo della Diocesi di Cassano, e di tantissime autorità civili e militari proseguita poi nel centro cittadino con la visita dei sottosegretari Andrea Delmastro e Wanda Ferro.