Fa discutere l’installazione di una nuova antenna per la telefonia mobile in un terreno privati adiacente al centro abitato di Firmo, ma catastalmente appartenente al comune di Lungro. A sollevare la problematica è stata Elisabetta Santoianni, capogruppo di “Lungro nel cuore” che parla «installazione nel silenzio generale, senza alcuna tutela per la popolazione». Per la leader dell’opposizione consiliare si tratta di «un’infrastruttura alta e invasiva, apparsa improvvisamente a pochi metri dalle abitazioni, senza alcuna informazione preventiva ai cittadini e senza segni di confronto tra le istituzioni coinvolte».
Per questo motivo la Santoianni ha espresso «profonda preoccupazione per la totale assenza di trasparenza amministrativa e, soprattutto, per i potenziali danni alla salute della popolazione. Troviamo gravissimo – dichiara la capogruppo di Lungro nel cuore – che un”antenna di queste dimensioni venga installata in un’area così vicina alle case, senza che i cittadini siano stati informati e senza che si sia discusso delle conseguenze sanitarie legate all’esposizione ai campi elettromagnetici».
Numerosi studi scientifici segnalano rischi legati all’esposizione prolungata alle onde elettromagnetiche, in particolare per bambini, anziani e persone vulnerabili. Anche laddove vengano rispettati i limiti di legge, la presenza costante di impianti di questa natura in zone residenziali solleva interrogativi sempre più seri, ignorati troppo spesso nel nome del profitto e della rapidità di esecuzione. «Nel caso specifico – prosegue il gruppo consiliare – siamo di fronte a un’anomalia evidente: il
terreno è accatastato nel Comune di Lungro, ma l’impatto dell’antenna ricade direttamente sul centro abitato di Firmo. Chi ha autorizzato? Sono state effettuate le necessarie verifiche sanitarie e ambientali? È stato valutato l’impatto reale su salute, paesaggio e qualità della vita?».
Il gruppo “Lungro nel Cuore” ribadisce il proprio impegno a vigilare con determinazione su ogni scelta che riguardi il territorio e la sicurezza dei cittadini. «Non possiamo restare in silenzio mentre vengono calpestati diritti fondamentali come la tutela della salute pubblica. I cittadini hanno il diritto di sapere, di essere ascoltati e di vivere in un ambiente sicuro».