“Meno sprechi e più consumo intelligente” è l’invito che l’amministrazione comunale di Castrovillari ha rivolto ai cittadini lanciando la campagna dell’acqua bene comune da tutelare e non sprecare. Con l’inizio delle giornate calde che porteranno inevitabilmente ad un maggiore consumo idrico il palazzo di città ricorda a tutti che proprio nello Statuto comunale l’acqua è definita «bene pubblico» da tutelare per «garantirne a tutti la fruizione». L’acqua erogata dai pozzi di proprietà del comune sarebbe più che sufficiente per assicurare il prezioso liquido a tutti i cittadini. «Capita, però, che talvolta si creino delle situazioni di criticità che interessano la parte alta della città e la zona vigne» spiega l’amministrazione. Un fatto definito «fisico legato alla diminuzione del livello dei serbatoi che, mancando della giusta pressione, non consente all’acqua di raggiungere le zone e gli appartamenti dei piani alti».
Per questo il sindaco Domenico Lo Polito ha voluto richiamare l’attenzione sul contenuto dell’ordinanza numero 5155 del luglio 2014 sulle modalità di utilizzo dell’acqua potabile. Ordinanza che dispone che l’acqua venga utilizzata esclusivamente per uso domestico, vietando di fatto il suo utilizzo per innaffiare orti, campi, giardini, prati, terrazzi o riempire vasche e piscine. Per questi utilizzi i proprietari di orti, giardini, piscine devono utilizzare acqua non potabile, documentandolo agli agenti di polizia municipale.
Le sanzioni per gli spreconi
La violazione di queste disposizioni determina l’irrogazione di sanzioni che vanno da euro 50 ad euro 300 per innaffiamento di orti e giardini di superficie inferiore a 200 mq e da euro 100 a 500 per superfici superiori; per il lavaggio veicoli la sanzione sarà da euro 50 ad euro 300 mentre per il riempimento di vasche e piscine da euro 100 a 500.
Le regole per il risparmio d’acqua
Nella campagna anti spreco di acqua l’amministrazione ha lanciato un decalogo di regole per il risparmio di acqua: controllo dei rubinetti per evitare perdite (si può evitare lo spreco di quasi 5mila litri all’anno); l’utilizzo di rubinetti con dispositivo per il risparmio idrico; fare la doccia anzichè il bagno (risparmiando 120 litri per doccia); non lasciare rubinetti aperti mentre ci si lava i denti o ci si rade la barba; preferire sciacquoni a scarico differenziato; utilizzare il ciclo economico per lavatrici e lavastoviglie; non lavare l’auto in garage con acqua potabile; innaffiare le piante con acqua già utilizzata per lavare frutta e verdure; installare sistemi di irrigazione a micropioggia programmabili.
Cittadini sentinelle
L’amministrazione raccomanda il rispetto di tali regole di convivenza civile sapendo che lo spreco di alcuni, limita i diritti degli altri.
Ai cittadini tutti l’invito ad essere «sentinelle attive segnalando agli organi preposti sprechi del prezioso liquido».