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E' AVVENUTO ALL'USCITA DI SCUOLA

Evita il soffocamento di una bimba. Il Sindaco lo ringrazia

La bimba stava soffocando dopo aver mangiato un cioccolattino. grazie alla manovra di Heimlich fatta Adil Mustapha si è evitato il peggio.

Il mese scorso un gesto bello ed utile e, probabilmente, salvavita. Lo ha posto in essere un papà che all’uscita delle classi al villaggio scolastico, quando ha notato una bimba che nel mangiare un coccolatino, stava soffocando ed aveva cambiato colore del viso. Il genitore della bimba ed un altra persona intervenuta non erano riusciti ad effettuare la manovra di Heimlich. Manovra che è invece riuscita ad Adil Mustapha che, grazie al suo gesto, ha evitato il soffocamento della bimba. I genitori della bimba  hanno segnalato all’amministrazione comunale i bel gesto ed il sindaco, nei goirni scorsi in una sobria ma sentita cerimonia, ha ringraziato Mustapha, al quale ha consegnato una pergamena sulla quale, tra le altre, oltre ai ringraziamenti vi è il richiamo a questo gesti che fanno “comunità”.

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OPERAZIONE DEI CARABINIERI

Lungro, incendiarono le auto di un imprenditore. Arrestati

Si tratta di un trentaquattrenne e un trentenne ritenuti i presunti autori dell'incendio avvenutio nel paese albanese nello scorso giugno

I carabinieri della Compagnia di Castrovillari hanno arrestato e posto ai domiciliari un trentaquattrenne e un trentenne ritenuti i presunti autori dell’incendio di tre autovetture avvenuto a Lungro nello scorso giugno.
I provvedimenti sono stati disposti dal gip di Castrovillari su richiesta della Procura della città del Pollino e fanno seguito delle indagini scattate immediatamente dopo il rogo avvenuto nel giugno scorso che distrusse le vetture di proprietà di un imprenditore, danneggiando anche alcune abitazioni adiacenti.

Fu immediatamente chiaro ai primi militari intervenuti la matrice dolosa di quei roghi. I militari dell’Arma già a distanza di poche ore dall’accaduto effettuarono una perquizione in casa del trentraquattrenne notando alcuni particolari come le impronte di scarpe nere impregnate di fuliggine. Quella notte stessa il Comandante della Stazione fermò e controllò per le strade a quell’ora poco trafficate di Lungro  l’altro giovane alla guida della propria vettura che, pur di giustificare la sua presenza in giro, accampava scuse inverosimili.

Le indagini che hanno portato all’emissione dei provvedimenti, sulla base anche della ricostruzione del percorso seguito dai due prima e dopo l’incendio, si sono avvalse anche di immagini ricavate dai sistemi di videosorveglianza e delle dichiarazioni di alcuni testimoni.

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CERIMONIA IN PREFETTURA

Consegnate le onorificenze di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”

Hanno conseguito il titolo di Cavaliere della Repubblica conferito dal Presidente Mattarella il capo reparto dei vigili del fuoco Silvano Zicari e il Brigadiere Capo Luigi Canale

Nella sale delle cerimonie della Prefettura di  Cosenza questa mattina il Prefetto Maria Padovano, ha consegnato le onorificenze “Al Merito della Repubblica Italiana”. Hanno conseguito il titolo di Cavaliere della Repubblica conferito dal Presidente Mattarella il capo reparto dei vigili del fuoco , Silvano Zicari e il Brigadiere Capo Luigi Canale. Silvano Zicari è stato Capo Reparto presso il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Castrovillari,  Luigi Canale è in forza presso il Nucleo Operativo della Compagnia dei Carabinieri di Castrovillari ma vive da anni nella vicina Morano Calabro. Alla cerimonia di oggi hanno preso parte i sindaci di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, e di Morano Calabro, Mario Donadio. Entrambi si sono complimentati personalmente ed a nome dell’intera civico consesso da loro rappresentato con i due nuovi “Cavalieri”. Lo Polito riconoscendo a  Zicari, oggi in pensione, quelle doti di grande sensibilità e disponibilità che, negli anni, lo hanno reso punto di riferimento, per i tanti interventi risolutivi nell’interesse dell’intera comunità.  “Sono onorato di aver preso parte alla manifestazione odierna, il riconoscimento conferito al nostro concittadino Luigi Canale è motivo d’orgoglio per la nostra comunità” ha affermato Mario Donadio. “Riconoscimento che arriva al culmine di una carriera spesa a servizio del cittadino, anteponendo l’incolumità pubblica alla sua stessa incolumità. Luigi incarna in pieno i valori dell’arma, e, rappresenta per Morano motivo di vanto”. Anche Lo Polito ha voluto fesgteggiare il prestigioso titolo di Canale ” che rappresenta il giusto riconoscimento alla serietà ed alla professionalità”.

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SERIE C1

Tennistavolo. Pongisti del Pollino confermano il primo posto

Battuto al PalaFilpo il Tennistavolo Catanzaro con un netto 5-1

E anche il Tennistavolo Catanzaro  si è arreso alla superiorità schiacciante dei rossoneri che confermano la prima posizione in classifica in serie C1. Il risultato finale per i pogmnisti del Pollino è stato 5 a 1  con 2 punti di Francesco Federico, 2 di Hugo Fucci e il punto di Rocco Ferrari .
“Sono giorni di forti emozioni – afferma il presidente Giuseppe De Gaio – e mi congratulo con i nostri atleti per averci confermato anche oggi il primato, che ci inorgoglisce e compensa i sacrifici sostenuti, stagione dopo stagione, per tenere costantemente in una serie nazionale il club. Un sodalizio che abbraccia molteplici realtà, soprattutto nel sociale ognuna fortemente impegnata nel conseguimento dei propri obiettivi. Ci godiamo il bel momento, sapendo di non avere nulla in mano, ma l’impegno non mancherà per continuare con umiltà questi percorsi mai scontati”.
In Serie C2 sconfitta invece per la seconda squadra per 5 a 0 con la forte capolista Atlantide di Vibo Valentia .

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PROGETTO LETTURA

Gli studenti dell’Ipseoa Ipsia Da Vinci incontrano Carmine Abate

“leggere i libri è una sfida”. Una semina che aspetta di essere raccolta da chiunque ne abbia voglia. Lo scrittore, di origine albanese, ha raccontato del suo rapporto con la lingua italiana, incontrata a scuola.

Accolto da studentesse e studenti in costume tradizionale arbereshe e castrovillarese, sulle note di canti tipici del Paese delle aquile, in omaggio a Carfizzi, suo luogo di origine, lo scrittore Carmine Abate ha presentato la sua ultima fatica letteraria, “L’olivo bianco”.

Un evento festoso, nella sede dell’Ipsia “Da Vinci”, resa possibile grazie alla realizzazione del “Progetto lettura”, evento al quale ha dato il via proprio il Dirigente Scolastico, Immacolata Cosentino. “Il libro – ha detto la dirigente – parla di radici. Anche quando si parte, si rimane sempre radicati alla propria terra”. “Scrivere un libro significa – ha aggiunto –esprimere sentimenti; chi legge il libro fa propri i sentimenti dell’autore e li amplia”. La parola è quindi passata a Carmine Abate, il quale ha voluto sottolineare, in apertura, la bella accoglienza ricevuta. “Sono stato insegnante per 35 anni e scrittore da quando ne avevo 16 – ha esordito Abate, e tra le cose più belle della mia attività rimane incontrare i ragazzi”. Secondo Abate, “leggere i libri è una sfida”, una semina che aspetta di essere raccolta da chiunque ne abbia voglia. Lo scrittore, di origine albanese, ha poi raccontato del suo rapporto con la lingua italiana, incontrata a scuola. “A partire dai sei anni, dunque – racconta Abate – ho imparato l’italiano, ma nei vicoli del paese ho continuato a parlare la lingua arbereshe, la “lingua del cuore”, la madre lingua”.

Lo scrittore ha poi condiviso con gli studenti il racconto di quando, a 16 anni, partì per la Germania e della ricerca del lavoro in fabbrica e nei cantieri stradali. “Ho sentito l’urgenza della scrittura, perché volevo denunciare – ha detto- l’ingiustizia dell’emigrazione”. Per Abate, infatti, “costringere qualcuno a lasciare la propria terra, è un’ingiustizia”. L’esempio del padre, impegnato sul lavoro fin dalle prime luci dell’alba, lo aveva spinto a scrivere, ma prima ancora a studiare, per costruire per se stesso un futuro migliore.

Un importante e significativo passaggio dell’evento è stato il racconto della nascita della sua passione per la lettura, in un casuale incontro con una biblioteca nella casa di un suo amico: “Il mio amico colse la meraviglia nei miei occhi davanti a quella distesa di libri illuminati da un raggio di sole e la gioia, quando mi disse che potevo toccarli”. “Ne presi due: “Lavorare stanca” di Cesare Pavese ed “Gente di Aspromonte” di Corrado Alvaro. Quest’ultimo fu importantissimo, perché capii la Calabria si poteva raccontare”.

A giudizio di Abate, “leggere vuol dire vivere tante vite”. “Attraverso un libro – ha dichiarato- ci si può appropriare della memoria di un luogo. Un libro è una finestra spalancata sul mondo”. Lo scrittore ha quindi esortato agli studenti di diventare dei lettori: “diventerete più ricchi e saprete affrontare meglio i problemi del mondo”.

Abate ha poi risposto alle domande dei ragazzi, molte delle quali hanno riguardato il tema dell’emigrazione, richiamando proprio i personaggi de “L’olivo bianco”. In risposta a chi gli ha chiesto cosa vuol dire essere un emigrato, lo scrittore ha raccontato di essere stato “costretto a partire per la Germania per necessità e di aver vissuto in prima persona le difficoltà degli emigrati”, soprattutto perché non riusciva ad integrarsi. “Poi un giorno – ha dichiarato- mentre insegnavo a ragazzi, figli di emigranti, ho avuto un’illuminazione, ovvero che l’emigrazione è negli occhi degli altri”. “Se per i tedeschi ero uno straniero, per gli stranieri che vivono in Germania ero un italiano, per gli italiani ero un “terrone”, per i calabresi ero un albanese. Quando poi tornavo al mio paese, ero un germanese”. “Ma io chi sono, dunque? – Ho capito, con il tempo, che sono italiano, calabrese, albanese, tedesco. Non è vero che sono uno sradicato, io ho più radici, più mondi, più culture. Io sono il risultato di più addizioni”. “Auguro a tutti voi – ha concluso- che possiate scegliere liberamente se restare o partire”.

Si è chiusa così una bella pagina di scuola, di quelle che vorremmo realizzare tutti i giorni, ed una bella lezione di vita, che ha contribuito sicuramente ad arricchire gli studenti sia dal punto di vista umano che culturale. Con la promessa di ritornare, Carmine Abate ha salutato studenti e docenti, complimentandosi per la partecipazione emotiva che hanno saputo trasmettergli.

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BUON COMPLEANNO

Liceo Classico, 140 anni di una storia d’amore

Il "Garibaldi" ha dato il via nei giorni scorsi agli eventi volti a celebrare ed onorare una importante ricorrenza data dalla sua importante e lunga attività formativa

Il Liceo Classico G. Garibaldi ha dato il via nei giorni scorsi agli eventi volti a celebrare ed onorare una importante ricorrenza data dalla sua importante e lunga attività formativa che compie quest’anno ben 140 anni. Un compleanno importante per una realtà culturale storica della città. Per questo motivo si è voluto iniziare a raccontare questa ” lunga storia d’amore” durante un evento tenutosi nella scuola cittadina. Un racconto frutto della storia di generazioni di studenti e studentesse di Castrovillari e del suo ampio territorio. Innumerevoli figli del Pollino come dello Ionio  che per decenni sono cresciuti nello storico e apprezzato Istituto scolastico facendosi strada con impegno anche grazie a tanti pregiati docenti , diversi dei quali rimasti nella memoria collettiva come indiscussi educatori e fini intellettuali.  Una lunga storia, quella che si è iniziata a raccontare quindi ai partecipi attuali studenti presenti e ai loro genitori  da ex orgogliosi e riconoscenti studenti dell’ istituto, oggi ormai adulti e apprezzati professionisti che attraverso emozionanti ricordi, aneddoti , curiosità storiche e stimoli culturali hanno reso vive e significative le immagini del bel reportage curato dai docenti della Scuola sin da inizio del corrente anno.

Meritevole dunque l’apporto appassionato di Elisabetta Cataldi che dirige fieramente  il Garibaldi e da settembre 2024 a guida del neo istituito Polo Liceale della Città, del team di lavoro coordinato dalle docenti Rosella Vico e Teresa Magaro, degli intervenuti Gino Troccoli, Luigi Trombetti e Claudio Zicari e naturalmente dagli studenti.

Ai ragazzi il grande merito di aver saputo ripercorrere  con vivace  narrazione teatrale momenti significativi di una Storia solo in parte nota che è quella di un Istituto amato – il loro-  ma che è anche la storia  di un intero Paese  che ha vissuto evoluzioni storiche, economiche, politiche e più ampiamente sociali che meritano di essere conosciute, studiate e indagate per poter meglio capire il presente e probabilmente apprezzare a pieno ciò che oggi si possiede.

Non un amarcord dunque ma una stimolazione culturale e vivace quella che si vuole proporre. Appuntamento ai successivi eventi programmati e alla più ampia commemorazione prevista per la prossima primavera : commemorazione per la quale , per come annunciato dal Dirigente scolastico, si confida in una ampia, piena e corale partecipazione. Auguri al Garibaldi allora e lunga vita a tutti

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IL CONCORSO

Castrovillari, l’unità operativa di Ginecologia e Ostetricia ha un nuovo direttore: è Giulia Cerenzia

La dottoressa esperta in patologie oncologiche e in chirurgia laparoscopica è risultata la vincitrice del concorso indetto dall'Asp di Cosenza

Una lunga carriera tra i reparti degli ospedali del territorio, dove è ritornata dopo la laurea e la specializzazione conseguita a Roma. Poi il lavoro nei presidi ospedalieri di Corigliano, nella città di Acri, una breve parentesi nella città del Pollino per poi strutturarsi presso l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Giulia Cerenzia è una di quelle professioniste di lungo corso che ora ritorna nello spoke di Castrovillari in veste di direttore dell’unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia.

E’ lei la vincitrice del concorso indetto dell’Asp che per titoli l’ha vista primeggiare sugli altri colleghi. Il suo ingresso nel reparto è avvenuto nei giorni scorsi in maniera sobria, accolta dal personale che con lei dovrà collaborare e lavorare per assicurare cure e salute alle degenti. Nel suo curriculum anche la esperienza in patologie oncologiche e in chirurgia laparoscopica che impreziosiscono il bagaglio di una professionista chiamata a dirigere un reparto importante per la vita dell’ospedale cittadino. Auguri di buon lavoro dalla redazione di Abmreport.

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GUERRIGLIA URBANA

Movida violenta: 6 arresti per una rissa tra giovani nella notte

Due persone sono state denunciate, gli altri sono finiti in carcere. La violenza si è manifestata con lancio di pietre e bottiglie, calci e pugni. Alcuni feriti lievi

E’ bastato uno sguardo di troppo verso una ragazza per scatenare la furia di una rissa che ha animato la notte tra sabato e domenica nella zona di Via Caldora a Castrovillari. Nei pressi della succursale delle poste sono stati fermati in 6 tutti giovani tra i venti ed i venticinque anni e, alla fine delle formalità di rito, sono stati tradotti in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Il gruppo di litiganti composto da tre stranieri e cinque italiani di Castrovillari, Villapiana e Cassano, si è affrontato in strada con calci e pugni ma anche il lancio di pietre e bottiglie che hanno causato il ferimento lieve di alcuni di loro, curati dal personale del Pronto Soccorso dell’ospedale civile Ferrari e dimessi con qualche giorno di prognosi. Ad intervenire sul posto sono stati gli uomini del capitano Michelangelo Iocolo che hanno faticato per riportare tutti alla calma. Nelle prossime ore si attende il processo per direttissima per convalidare il fermo delle persone coinvolte ed identificate, anche se il gruppo dei facinorosi era più numeroso e qualcuno è riuscito a mettersi in fuga all’arrivo delle forze dell’ordine.

Un episodio che ripropone il tema della movida violenta nella città di Castrovillari, dove nei mesi scorsi si erano registrati altri episodi di rissa addirittura tra ragazze.

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STASERA A FERROCINTO

Festa del Moscato, stasera Si apre con Gennaro di Pace

Lo chef saracenaro firmerà, con i suoi piatti, una cena tributo al vino dolce che celebra la sua storia di Presidio Slow Food tra i pià longevi della Calabria

Sarà Gennaro di Pace, chef saracenaro attivo negli ultimi anni nella Langhe con il suo ristorante all’ombra del Castello di Perno, a celebrare il Moscato di Saracena a tavola con una cena tributo per oggi venerdì 13 dicembre nella cornice della cantina Ferrocinto. Un menù pensato per l’occasione dei venti anni del Presidio Slow Food al vino dolce di Saracena che sarà abbinato ad altre identità alimentari calabresi e del Pollino.

La cena aprirà ufficialmente l’evento che si svolgerà fino al 15 dicembre a Saracena e proporrà banchi d’assaggio, masterclass con Andrea Amadei sommelier e conduttore televisivo, voce radiofonica di Decanter, Alessandro Marra e Alessandra Molinaro rispettivamente vice curatore nazionale e coordinatore regionale di Slow Wine, street food nel centro storico del borgo del moscato, focus su olio e pane locali con il progetto Slow Grains, ma anche visite in cantina, un laboratorio esperienziale per i bambini delle scuole a cura del Centro Educazione Ambientale del Pollino, e un convegno per raccontare questi primi venti anni di presidio e guardare al futuro della rete produttiva di questa identità enologica unica al mondo.

Scaloppa di foie gras su pane dolce croccante con gelato di mandorle e fico di Cosenza Dop, riduzone di camlilla e mosto cotto di Moscato di Saracena come piatto d’entrata, per poi proseguire con il Riso di Sibari agrumi e zenzero, gamberi marinati e gel di cipolla bianca di Castrovillari caramellata al Moscato di Saracena, e ancora il petto d’anatra con laccatura al mosto, vellutata di poverello bianco e riduzione al Magliocco. E poi il dolce finale con Aspic di Moscato di Saracena su crema inglese e croccantino alle mandorle di Civita sono i piatti del menu che sarà accompagnato da un wine pairing con oltre venti vini prodotti nel territorio di Saracena dalle cantine che hanno scelto la filosofia del vino buono, pulito e giusto.

L’evento promosso dalla condotta Slow Food Magna Graecia – Pollino in sinergia con il comune di Saracena per la XI edizione di Saracena Wine Festival, Slow Food Calabria, l’Arsac e la Regione Calabria nell’ambito degli eventi di Calabria Straordinaria gode del patrocino anche del Parco nazionale del Pollino, del Gal Pollino Sviluppo e si arricchisce del partenariato con Vinocalabrese.it, associazione Città del Vino, l’associazione dei produttori del Moscato di Saracena, il centro per la valorizzazione dell’agroalimentare meridionale, l’Associazione Italiana Coltivatori e sancisce il gemellaggio con lo Sciacchetrà, altro vino dolce italiano della rete dei Presidi Slow Food che sarà presente con il portavoce della rete dei produttori Maurizio Stagnitto e quattro produttori.

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Una nuova caserma dei Carabinieri a Laino Borgo

C'è anche il comune del Pollino tra le nove caserme dei militari che beneficieranno degli interventi strutturali per la riqualificazione di immobili da destinare a Caserma dell'Arma

C’è anche Laino Borgo tra le nove caserme dei militari che beneficieranno degli interventi strutturali per la riqualificazione di immobili da destinare a Caserma dei Carabinieri. In questi giorni, in continuità con le attività già avviate dal Dipartimento Transizione digitale e Attività strategiche, guidato dal vicepresidente, con deleghe anche alla sicurezza e legalità e valorizzazione ai fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata, Filippo Pietropaolo, e di cui è dirigente generale Tommaso Calabro, attraverso il settore 6 – “Legalità e Sicurezza. Attuazione L.R. 9/18 – Valorizzazione beni confiscati”, coordinato dall’ingegnere Antonella Sette, sono state firmate le convenzioni che per l’area di Cosenza interesseranno anche il comune di Laino Borgo.

Al comune della Valle del Mercure sono state assegnate 500 mila euro che andranno a costituire la dotazione finanziara per dare volto ad una nuova caserma dell’Arma nell’edificio di un ex asilo di proprietà del Comune. «Esprimo grande soddisfazione – ha aggiunto il sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo – per questo nuovo risultato di cui beneficierà la comunità e il terriorio intero. Esprimo un ringraziamento alla giunta regionale per aver avuto sensibilità nel soddisfare quella che era una esigenza dell’area dell’alta Calabria. Il presidio di legalità e sicurezza come la presenza dell’Arma è un valore assoluto del quale non possiamo fare a meno e siamo contenti che si rafforzi, in questo senso la sinergia tra istituzioni e forze di sicurezza per garantire ai cittadini lo stato di serenità utile ad una crescita collettiva improntata sul senso del rispetto dei valori di legalità e giustizia».

A breve l’inizio dei lavori che consentiranno di vedere nascere presto un nuovo presidio destinato all’Arma, capace di accogliere in maniera decorosa il lavoro dei Carabinieri a servizio dei cittadini e delle imprese di questa parte di Calabria.